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al testo di Anna Guzzi
Cuore di marinaio
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Sentì un soffio d’ala sulla pelle il feroce marinaio che nulla sapeva di Ulisse, e immaginò le acrobazie dei gabbiani nel cielo velato di rosa, così lontano dal suo cuore marino, intessuto d’alghe, di tentacoli, di conchiglie solitarie mandate in frantumi dal mare troppo denso, incastrato tra scogliere a picco. Continuare? Arriverò forse, un giorno, al fondo dove la schiuma e il sale sporco attraversano nubi sfilacciate.
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Roberto Perrino
- 27/10/2011 11:41:00
[ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]
Molto interessante. Mi piace molto la conclusione: "Arriverò forse, un giorno, al fondo dove la schiuma e il sale sporco attraversano nubi sfilacciate." quasi a dire che per raggiungere il Sublime è necessario sporcarsi, soffrire, per poi riemergere verso laria pura.
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Loredana Savelli
- 26/10/2011 20:14:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Bella anche questa, il cuore del marinaio è la figura dellostinazione e, a mio avviso, della dignità.
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